Il Tribunale di Patti in composizione collegiale, Presidente Dott. Samperi e a latere Dott.ssa Vona e Dott.ssa Ceccon, ha assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste” il sig. Polizzotto Francesco difeso dall’avvocato Benedetto Ricciardi.
I fatti si riferiscono al periodo di convivenza e fino a luglio 2020, quando la convivente ha denunciato il Polizzotto per il reato di cui all’articolo 572 comma secondo c.p., perché, a suo dire, quest’ultimo sottoponeva la stessa ed i figli minori della predetta a vessazioni di carattere fisico e morale, offendendoli, minacciandoli e aggredendoli fisicamente fino a ridurli ad una condizione di soggezione psichica e fisica, provocando in un’occasione alla convivente la rottura del setto nasale ed in un’altra occasione schiaffeggiandola e mettendole le mani al collo ed usando violenza fisica anche nei confronti dei figli minori, colpendoli con schiaffi e talvolta strattonandoli.
La stessa si costituiva parte civile nel processo penale in proprio e n.q. di esercente la responsabilità genitoriale dei figli minori.
In sede di discussione finale, il PM Dott.ssa Ardizzone, aveva chiesto la condanna a 4 anni di reclusione, ma il Collegio, accogliendo pienamente l’articolata tesi difensiva esposta dall’avvocato Benedetto Ricciardi, che ha dimostrato in dibattimento la mancata condotta dolosa del proprio assistito anche con produzione documentale, ha assolto l’imputato con la formula più ampia perché il fatto non sussiste.